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Siamo nel bel mezzo della stagione primaverile con il mese di Maggio e la sua esplosione di colori e sapori con le nuove primizie che finalmente ritornano sulle nostre tavole. Madre Natura in questo mese è particolarmente benevola con noi regalandoci verdure non solo buone ma anche belle con i loro colori e le loro strane forme allietando sia la vista che il palato. Scopriamole insieme:
L’aglio è una pianta bulbosa e la sua infiorescenza è composta da tanti piccoli fiorellini che insieme formano una sfera. È la base della maggior parte delle ricette italiane utilizzato comunemente come insaporitore e condimento ma è ugualmente utilizzato nella medicina tradizionale a scopo terapeutico per le sue decine di proprietà attribuitegli non solo dalle persone con rimedi derivanti dalle tradizioni popolari tramandate ma anche e soprattutto dalla scienza! La sua coltivazione è ormai molto diffusa non solo in Italia ma in tutto il mondo e le sue origini sono asiatiche. L’odore e il sapore tipico dell’aglio è dovuta dalla presenza di numerosi composti organici di zolfo tra cui l’allicina. Esistono moltissime varietà italiane e la sua pianta non ama il freddo dell’autunno – inverno. Quando la pianta comincia a seccarsi il bulbo è pronto per essere raccolto, se lo si lascia lì il prossimo anno rinascerà con i primi caldi. In fitoterapia è usato come vero e proprio antibiotico naturale con la sua azione antibatterica e di conseguenza antinfettiva. Come infuso o decotto è un ottimo stimolante digestivo e diuretico.
La carota è una pianta erbacea, la parte superiore è composta dalle foglie verdi e la parte interrata è la radice, ovvero la nostra carota. È uno degli ortaggi più conosciuti, amati e apprezzati sia per consumo a crudo che cotto senza perdere le sue proprietà… Anzi! Mangiarle cotte abbinandole ad altri alimenti come ad esempio l’olio d’oliva aumenta l’assorbimento delle sue proprietà. La carota spontanea è considerata da molti una pianta infestante che si trova principalmente in posti assolati, aridi e in presenza di sassi, utili a drenare il terreno e cresce in tutta l’Europa. Le carote coltivate invece hanno una lunghezza minima di 3 cm ad un massimo di 20 cm e vengono raccolte dai 4 ai 6 mesi dopo la loro coltivazione. Sono ricchissime di beta – carotene ed è grazie ad esso che abbiamo un colore così brillante. Pensate che bastano pochi grammi al giorno per soddisfare il nostro fabbisogno quotidiano. Esistono diverse varietà, forme, colori e ognuno con la propria particolarità. Le carote sono indispensabili nella nostra cucina come contorno, per un soffritto, cruda per una bella insalata e molto altro. Grazie alla loro dolcezza e versatilità sono utilizzate molto anche in pasticceria, pensate a una bella torta di carote… Che bontà!
I funghi, da sempre un piatto prelibato da aggiungere alla vastità di ricette della nostra tradizione culinaria e anche una fonte ricchissima di nutrienti a volte un po’ sottovalutati. Salvo indicazione diversa del vostro medico curante riguardo ad eventuali allergie e / o problematiche, i funghi possono essere consumati sia freschi che essiccati ed esistono sul mercato tante varietà con annessi i loro inconfondibili sapori. Grazie all'essiccazione o alla surgelazione fa in modo che questo alimento sia disponibile tutto l’anno . Esistono oltre 4000 varietà di funghi e solo 100 di questi sono commestibili, per questo vi consigliamo di comprarli piuttosto che raccoglierli indipendentemente perché con un’intossicazione da funghi non si scherza oltre ad avere poi delle conseguenze serie a lungo termine. I funghi sono un alimento a basso contenuto di calorie e aiutano il nostro sistema immunitario oltre ad avere una buona fonte di sali minerali.
Stretto parente della cipolla e dell’aglio, il porro è un alimento dal gusto delicato e non invadente se usato ad esempio al posto della cipolla per fare un soffritto. Ma per quanto riguarda l’odore e il sapore ricorda molto quest’ultima grazie alla presenza di una sostanza chiamata “allide”. Normalmente viene mangiata la parte bianca mentre quella verde risulta uno scarto che può trasformarsi tranquillamente in decorazione del piatto. Il porro per molti è considerato un alimento di serie B, ma in realtà in questi ultimi anni anche a livello scientifico è stato positivamente rivalutato come anticancro, ha un effetto depurativo, protegge del cuore, svolge un’azione benefica sulla circolazione del sangue in grado di ridurre malattie cardiovascolari, regola l’intestino, è un antibatterico e antisettico proprio come i suoi “cugini”. Ricco di sali minerali come sodio, ferro, potassio, magnesio, zinco, rame e selenio. Per non parlare della quantità di vitamine: B1, B2, B3, B5, B6, PP, C, A, E, K, J oltre a contenere anche betacarotene. Lo avreste mai detto?
Il finocchio, croccante e profumato è presente molto spesso nelle tavole mediterranee. Cresce in un clima temperato in particolar modo nel centro sud d’Italia gradendo molto di più il caldo che il freddo. Di solito viene servito a fine pasto per favorire la digestione, una delle proprietà più importanti del finocchio insieme all’effetto depurativo a carico del sangue e del fegato. Ottimo anche come antinfiammatorio. Il finocchio è composto per lo più da acqua e uno dei minerali presenti è senza alcun dubbio il potassio insieme a calcio, fosforo, sodio, rame, magnesio, ferro e zinco. Si tratta di una pianta erbacea e il fusto può arrivare a misurare anche 80 cm! Esistono due varietà, quello orticolo e quello selvatico. Il primo è quello chiaramente coltivato per essere destinato al consumo alimentare. Il finocchio è conosciuto per le sue proprietà medicamentose: calma il mal di pancia, favorisce il sonno, allenta lo stress, sgonfia pancia e stomaco, calma la tosse, fa digerire e favorisce la diuresi. Un vero e proprio concentrato di benessere! Una curiosità: negli anni passati, i cantinieri, prima di far assaggiare il vino che avevano in custodia offrivano spicchi di finocchio perché pare siano in grado di alterare i sapori con le loro particolari sostanze aromatiche riuscendo a far credere ai poveri malcapitati che il vino assaggiato fosse di qualità eccelsa, buono e gustoso invece del vino scadente quasi divenuto aceto.
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