Come si coltiva il fico d’india e le sue proprietà
Il fico d’India dell’Etna DOP ha trovato il suo habitat ideale nel caldo e siccitoso clima dell’area alle pendici dell’Etna.
Come si coltiva e la scozzolatura
Innanzitutto, il ficodindia si riproduce interrando per due terzi le pale di circa due anni di età.
La fioritura avviene tra fine maggio e i primi quindici giorni di giugno e in questo periodo si effettua la “scozzolatura”. Questo procedimento consiste nell’eliminare la maggior parte dei fiori in modo da forzare la seconda fioritura (luglio/agosto) che produce frutti di migliore qualità e dimensioni.
La raccolta dei frutti di prima fioritura inizia i primi d’agosto (Agostani o Latini) e tra settembre e dicembre quelli di seconda (Scozzolati o Bastardoni). I fichi d’India si raccolgono ancora manualmente, muniti di guanti per non farsi pungere, con un coltellino. La raccolta si effettua in questo modo per evitare che il fico si danneggi e abbia una durata molto ridotta.
I frutti, poi, devono essere immagazzinati in locali asciutti e ventilati. Dopodiché, si può procedere a togliere le spine al fico per commercializzarlo, evitando di essere punti.
Proprietà del fico d’India
Il fico d’India ha ottime proprietà nutritive, è ricco, infatti, di vitamina C, calcio, potassio, magnesio e fibre.
Il fico contiene 18mg ogni 100g di vitamina C, meno dell’arancia (50mg/100g), ma comunque una buona quantità per contribuire a raggiungere la dose giornaliera consigliata (da 25 a 60 mg).
Importante è il contenuto di fibre (4,87g/100g), molto più alto rispetto alla lattuga (1,33g/100g), che conferisce al prodotto proprietà nel migliorare la funzione intestinale, stimolando la peristalsi.
Le fibre presenti nei fichi, poi, contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà e per questo sono consigliati come spuntino nelle diete dimagranti.
Problematiche relative al consumo di fico d’India
Per la presenza di piccoli semi al suo interno, il fico d’India è sconsigliato solo a chi soffre di diverticolosi. I semi, infatti potrebbero andarsi a depositare nelle minuscole sacche, diverticoli, che si formano nell’intestino, in particolare nel colon, provocando problemi.
Commenti da Facebook