Melagrana: i benefici di un frutto antico, che non deve mai mancare in autunno
Difficile trovare qualcuno che non ami la melagrana, anche solo per il suo valore estetico.
Il poeta spagnolo Federico García Lorca scrisse: “E’ un’arnia minuscola, col favo insanguinato e le api l’hanno formata con bocche di donne.
Per questo scoppiando ride con porpore di mille labbra…”, omaggiando così questo frutto di buon augurio, che con il suo rosso acceso, la sua bellezza e il suo gusto, è protagonista dell’autunno, a partire da ottobre, mese di maturazione, fino al periodo natalizio.
Frutto del melograno, un albero presente in tutto il Mediterraneo e dalla produzione abbondante, la melagrana è apprezzata fin dall’antichità per i suoi benefici. Il termine melograno deriva dal latino malum (mela) e granatum (con semi), in riferimento alla presenza dei numerosissimi semini (arilli) del frutto, mentre il gusto è legato alle diverse varietà che conferiscono un sapore che muta dal dolce all’acido: in Italia sono coltivate solo le tipologie dolci, fra le quali le più note sono la neirana, la ragana, la alappia e il dente di cavallo.
Come molti vegetali dal colore rosso, anche questo frutto presenta caratteristiche molto interessanti e può essere un buon alleato della nostra salute: scopriamo le proprietà della melagrana.
Quali sono i valori nutrizionali della melagrana?
Vitamine, fibre, minerali e numerose sostanze benefiche, in primis i polifenoli, caratterizzano il profilo nutrizionale della melagrana, rendendola un frutto benefico, in particolare per la salute dell’apparato cardiovascolare.
Composta per il 78% di acqua, tra i nutrienti sono presenti i carboidrati e le fibre, ma a spiccare sono le vitamine del gruppo B, la A, la C (una sola melagrana può contenere fino al 20% dell’intero fabbisogno giornaliero), la E e la K. Buono anche il contenuto di sali minerali, in particolare potassio, oltre a zinco, manganese, calcio, rame, magnesio, fosforo, selenio e sodio. Il frutto del melograno è tra i più ricchi di antiossidanti, tra cui flavonoidi, acido ellagico e gallico e quercetina. Infine, le calorie sono 65 per 100 grammi di prodotto, mentre il contenuto proteico e quello lipidico risultano bassi.
Proprietà della melagrana: alleata della salute del cuore
Le proprietà della melagrana sono soprattutto antiossidanti.
Si tratta, infatti, di un frutto amico dell’apparato circolatorio e del cuore, che protegge grazie alla presenza di acido ellagico, un potente antiossidante. Per questo risulta utile nel ridurre il rischio di aterosclerosi, contrastando il colesterolo “cattivo” LDL, ma anche l’invecchiamento cellulare: infatti, l’abbondanza di antiossidanti combatte i radicali liberi, favorendo la riparazione dei tessuti e la rigenerazione cellulare.
L’elevata presenza di ferro aiuta a contrastare e prevenire l’anemia, aumentando i livelli di emoglobina nel sangue, mentre a livello epidermico, la melagrana risulta efficace contro l’acne e in presenza di pelle grassa. Il contenuto di fibre, concentrate in particolare nel succo, le conferisce proprietà benefiche per l’intestino, risultando utile in caso di stipsi. Sempre a livello gastrointestinale, il frutto del melograno protegge la mucosa gastrica, allevia la nausea ed aiuta a combattere le emorroidi. La presenza di tannini e acido ellagico, inoltre, proteggono dalle infezioni dell’apparato gastrointestinale (es. Salmonella ed Escherichia coli) e dell’apparato respiratorio ed urinario (es. stafilococco aureus e Pseudomonas aeruginosa).
Anche il contenuto di potassio comporta importanti benefici, svolgendo un’azione depurativa, favorendo la diuresi e l’eliminazione di scorie e tossine e contribuendo a regolare la pressione arteriosa.
Numerosi studi scientifici sottolineano l’eccezionale composizione biochimica del frutto del melograno, essendo ricco di tannini, antiossidanti e flavonoidi. Recenti ricerche (in vitro, n.d.r. ) molte delle quali consultabili su PubMed, hanno dimostrato che gli estratti di melograno inibiscono selettivamente la crescita delle cellule di cancro al seno, alla prostata, al colon.
Infine, tra le proprietà della melagrana è utile ricordare l’effetto benefico per il sistema immunitario, sostenuto dal ricco contenuto di vitamine.
Per le sue proprietà, la melagrana ha pochissime controindicazioni, tuttavia è sempre importante rivolgersi al proprio medico di fiducia per ogni dubbio, in particolare in presenza di disturbi specifici, come acidità gastrica o reflusso, o se si sta seguendo una dieta alimentare.
Abbinamenti golosi con la melagrana in cucina
In cucina la melagrana si presta alla preparazione di succhi, che conservano tutte le proprietà del frutto, e confetture. Inoltre, i semini possono essere consumati in aggiunta a una macedonia di frutta o a uno yogurt. Anche gli abbinamenti con alimenti salati risultano gustosi, in particolare con insalate di cavolo, radicchio o di finocchio e arance, ma anche insieme alla frutta secca per condire cous cous e farro, ai quali la melagrana conferisce una nota fresca. Infine, potete sperimentare questo frutto in abbinamento alla carne per preparare arrosti e scaloppine.
Per sbucciare la melagrana ed estrarre i semi esistono diverse tecniche: noi vi suggeriamo di eliminare la parte superiore del frutto, far ruotare la melagrana velocemente su una superficie per favorire il distacco dei semi e, infine, incidere degli spicchi verticali e capovolgerla, facendo cadere i semi in un piatto, aiutandovi con un cucchiaio per picchiettare il frutto.
Quale ricetta con la melagrana avete scelto per arricchire di colore, gusto e salute il vostro autunno?
Gli articoli sulle proprietà degli alimenti sono scritti in collaborazione con biologi nutrizionisti. Le informazioni contenute sono di carattere generale e non sostituiscono mai le indicazioni del proprio medico.
Fonti
Khan SA. Il ruolo del melograno (Punica granatum L.) nel cancro del colon. Pak J Pharm Sci. 2009 luglio; 22 (3): 346-8. PMID: 19553187.
Shirode AB, Kovvuru P, Chittur SV, Henning SM, Heber D, Reliene R. Antiproliferative effects of pomegranate extract in MCF-7 breast cancer cells are associated with reduced DNA repair gene expression and induction of double strand breaks. Mol Carcinog. 2014 Jun;53(6):458-70. doi: 10.1002/mc.21995. Epub 2013 Jan 28. PMID: 23359482.
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