Le 6 proprietà benefiche dello zenzero che è utile conoscere
Il trend dei cosiddetti superfood non sembra destinato ad esaurirsi, in particolare in Italia dove all’attenzione sempre maggiore verso la proprietà degli alimenti e ai cibi salutari, si aggiunge la predilezione per il made in Italy.
Secondo il Rapporto Coop 2020 il 38% degli italiani intende acquistare prodotti salutari e salutistici nei prossimi 12 / 18 mesi, mentre il 42% si dichiara interessato a premiare filiere sostenibili, come quella biologica.
Nel periodo autunnale se parliamo di superfood non possiamo non fare riferimento allo zenzero, o ginger se preferite, una pianta erbacea originaria dell’Asia che si presenta come una radice, molto utilizzato in fitoterapia e nella medicina orientale, proprio in virtù dei suoi effetti benefici sulla salute. I dati sul 2019 dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1, “che offre una misurazione del rapporto tra informazione ricercata (in etichetta, n.d.r.) e risultati di mercato e inaugura così un modo nuovo di guardare i fenomeni di consumo nel nostro paese”, fotografa un trend positivo per le spezie, in particolare grazie alla diffusione di curcuma e zenzero.
Ma quali sono le proprietà dello zenzero?
Radice di zenzero e valori nutrizionali
La parte della pianta utilizzata sia a scopo alimentare che terapeutico è la radice. La composizione chimica dello zenzero, ricco di acqua e amido, include anche:
- carboidrati
- fibre
- zuccheri
- proteine
- sali minerali (in particolare, fosforo, potassio, calcio e sodio)
- vitamine (in particolare, C, J e del gruppo B).
Tuttavia, le proprietà benefiche dello zenzero, confermate da numerosi studi scientifici anche nella medicina occidentale, sono quasi tutte legate al gingerolo, il composto attivo della radice, che ha caratteristiche simili alla capsaicina, la sostanza responsabile dei benefici del peperoncino.
Vediamo insieme le sue principali qualità.
Proprietà dello zenzero: 6 motivi per inserirlo nella dieta
Riscaldante, digestivo e tonificante, il ginger è perfetto per la dieta in autunno e in inverno, poiché viene considerato un aiuto efficace contro tosse, mal di gola e raffreddore. Tra le tante pubblicazioni scientifiche legate allo studio dello zenzero come alleato di salute, vi è una ricerca del 2011 che evidenzia il potenziale antiossidante, antimicrobico e antinfiammatorio di questa radice, facendo riferimento alle prospettive antitumorali, di immunonutrizione, di potenziale antiossidante e di cura cardiovascolare.
Un altro studio del 2019 sintetizza e analizza “27 revisioni sistematiche (SR) e meta-analisi che hanno valutato l’efficacia dello zenzero” nei confronti di diverse condizioni e, pur sottolineando la necessità di ulteriori ricerche per aumentare il numero di conferme, mette in luce le potenzialità di questa radice nei confronti di sindrome metabolica, dolore, vomito e nausea.
Riassumendo, tra le principali proprietà dello zenzero confermate dagli studi, troviamo:
-
- azione antiossidante: come ricorda uno studio del 2019, in particolare, “le bucce di zenzero […] possono essere considerate una ricca fonte di sostanze fitochimiche che contribuiscono agli effetti antiossidanti”. Le sostanze contenute nella radice di zenzero combattono i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento dell’organismo e dello sviluppo di patologie.
- azione antinfiammatoria: lo zenzero si rivela utile nei dolori legati ad artrite e artrosi, ma anche per alleviare i dolori mestruali.
- azione calmante: lo zenzero agisce da sedativo per nausee e vomito, in particolare in gravidanza.
- azione digestiva: il ginger è considerato un vero toccasana perché rilassa i muscoli dello stomaco, facilitando il regolare transito intestinale.
- azione antidiabetica: lo zenzero ha dimostrato la sua efficacia nel contrasto del diabete mellito di tipo 2 in una varietà di studi. Gli estratti di zenzero, infatti, hanno la capacità di abbassare il livello di zucchero nel sangue, aumentando la quantità di glucosio assorbita dai muscoli e questo è particolarmente utile per chi soffre di diabete.
- azione anti-colesterolo: i risultati di numerosi studi mostrano come lo zenzero diminuisca significativamente trigliceridi e colesterolo LDL, contribuendo a prevenire patologie cardiovascolari e aterosclerosi.
Usi in cucina e controindicazioni
In virtù delle sue numerose proprietà benefiche, lo zenzero può essere utilizzato in tisane riscaldanti o centrifugati, ma anche in numerose ricette, usandolo sia in polvere, sia a pezzi, sfruttando il suo tipico sapore, fresco e piccante, per impreziosire e dare un tocco di originalità ai vostri piatti. È il caso dei famosi biscotti natalizi allo zenzero, ma anche di portate più sosfisticate, in accompagnamento al pesce, dove potrete provarlo grattugiato fresco o per fare delle marinature. Inoltre, lo zenzero in cucina si presta alla preparazione di zuppe di legumi o per aromatizzare i risotti.
Tuttavia, pur non presentando controindicazioni particolari, è utile ricordare che la presenza di gingerolo e la piccantezza dello zenzero comportano l’esigenza di un consumo moderato, per evitare bruciori di stomaco o sfoghi della pelle. Come sempre, in particolare in presenza di patologie, è importante fare riferimento al proprio medico, che saprà consigliarvi modalità e dosi di consumo in base alle vostre esigenze specifiche.
Ora non vi rimane che provare: i più dotati di pollice verde, possono cimentarsi nella coltivazione dello zenzero, partendo da una radice, possibilmente biologica, per evitare la presenza di pesticidi. Vi serviranno, inoltre, il giusto vaso, un terriccio drenante, una piccola serra o del tessuto non tessuto per la dimora invernale e molta pazienza: il raccolto, infatti, si potrà iniziare dopo circa 8 mesi.
In alternativa, perché non consumare dello zenzero biologico fresco, da acquistare comodamente online con un semplice clic?
Gli articoli sulle proprietà degli alimenti sono scritti in collaborazione con biologi nutrizionisti. Le informazioni contenute sono di carattere generale e non sostituiscono mai le indicazioni del proprio medico.
Fonti
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21491265/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31331547/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29541142/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18813412/
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